I partner della Roastery di Milano: Dietro al caffe c’e’ sempre una persona
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Storia di Jennifer Warnick, foto di Joshua Trujillo Starbucks Newsroom
MILANO - Dopo essersi preparati e addestrati per mesi, è quasi luce verde per i quasi 300 partner del primo Starbucks d’Italia.
Questa settimana apriranno le porte della nuova Starbucks Reserve Roastery a Milano - all’interno dell’ex Palazzo delle Poste nella splendida cornice di Piazza Cordusio. Howard Schultz, presidente emerito di Starbucks, dà ad un viaggio a Milano nel 1983 il merito di aver ispirato la compagnia che divenne Starbucks, e i partner milanesi sono eccitati di far parte di questa chiusura del cerchio. Dicono che la Roastery sia una celebrazione della cultura italiana del caffè, ma anche una vetrina per coffee-art d’avanguardia e innovazione.
Al suo interno lavorano baristi, fornai, mixologist e tostatori di caffè. Vengono da tutti gli angoli d’Italia - Milano, Palermo, Verona, Pisa - e del mondo. Alessandro Todaro, partner palermitano, viene da una famiglia molto grande, e questi ultimi mesi gli sono stati familiari.
“Mi sto facendo una seconda famiglia qua”, ha detto. “Sono molto ansioso di cominciare questa nuova esperienza. Quando ho preso questo apron - dietro c’è storia. Non vedo l’ora che la gente veda questo Starbucks diverso e il caffè d’ispirazione italiana.”
Cristina Valentini. Milano.
Onestamente, mi piace la vibrazione, soprattutto la notte. E i colori mi ricordano Pisa. So di lavorare in una grande compagnia, ma mi sento davvero a casa.
Luca Pagnotta. Milano.
Il potere del caffè in Italia sta tutto nell’amicizia e nei grandi momenti insieme alle persone. Non è solo caffè. Dietro al caffè c’è sempre una persona.
Milena Borriello. Brazil.
Questa è stata un’esperienza meravigliosa. Per me, Princi è la mia casa e i partner la mia famiglia.
Leidy Garcia Medina. Colombia.
Ho sempre avuto una passione per il caffè. E per me, questo è un onore. Ho sempre voluto fare una cosa così.
Christian Orsini. Pisa.
Onestamente, mi piace la vibrazione, soprattutto la notte. E i colori mi ricordano Pisa. So di lavorare in una grande compagnia, ma mi sento davvero a casa.
Godfrey Oyomare. Milano, Nigeria.
Starbucks mi piace davvero. Mi piacciono le loro posizioni progressiste. Penso che il mondo abbia bisogno di un po’ di progressismo in più ora.
Andreea Miron. Romania.
Se potessi riassumere la Roastery in una parola: incredibile. Apriremo le porte, e sorprenderemo tutti.
Alessandro Todaro. Palermo.
Provo emozioni contrastanti in questo momento: eccitato, nervoso. Come quando si fa skydiving.
Irene Di Francesco. Milano.
Sono molto eccitata. È molto emozionale perché questo posto… è magnifico. Il design, e le persone - siamo un team.
Sithum Dissanayake. Milano, Sri Lanka.
Questa Roastery è bellissima. Vorrei invitare le persone di Milano a venire a trovarci e vivere una nuova esperienza.
Emy Fejzullai. Albania.
Gli italiani sono molto curiosi. Vogliono sapere le cose. Penso che Milano sia la città perfetta per aprire una Roastery.
Davide Camerini. Milano.
Una volta che gli italiani avranno capito di cosa si tratta, ne rimaranno esterefatti.
Emanuela Cuccia. Sicily.
Sono molto fortunata a lavorare qui dentro e sono felice. I partners, per Starbucks, sono una grande famiglia.
Vanessa La Mattina. Milano.
Faremo un fantastico lavoro nello spiegare il significato di questo posto ai clienti, e nel farli uscire avendo vissuto una fantastica esperienza.
Andrea Varriale. Milano.
Sono davvero felice, perché lavorare da Starbucks è un sogno che si avvera.
Davide Montanari. Milano.
Pensavo di sapere tutto sul caffè, ma mi sbagliavo.
Michela Marinelli. Sicily.
In Europa, sono la prima donna testatrice di caffè per Starbucks. Sono molto orgogliosa, e sono eccitata per questa opportunità. Lavorare qui è un dono.
Simona Favara. Sicily.
Si, abbiamo una grande cultura del caffè in Italia, ma Starbucks è qualcosa di più.
Fernando Arsakulasooriya. Sri Lanka.
Il mio curriculum l’ha mandato la mia fidanzata mentre ero al lavoro. Mi ha detto che Starbucks è un buon posto per condividere le proprie idee con gli altri. Ero molto contento quando mi hanno chiamato e mi hanno detto “Ti abbiamo scelto”.
Alyssa Marie Lapuz. Milano.
È come Disneyland. Puoi venire e vedere cose nuove. E sai che dietro al brand, dietro al logo, c’è una storia e che puoi imparare tutto quello che vuoi sul caffè.